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mercoledì 24 settembre 2014

Evitare di commettere cavolate nell'epoca dei Social Network

Spesso ci capita di commetter qualche stupidaggine. Ci sentiamo inevitabilmente a disagio...
Purtroppo nei Social Network questo non accade, o accade di rado: lì le nostre 'stupidaggini' lasciano tracce indelebili.
Difficile cancellarle e ancora più arduo ricucire i legami con gli amici dopo un post sconveniente o l'ennesima foto che viola la loro privacy.
I social network richiedono moltissima prudenza perché il modo in cui ci mostriamo potrebbe compromettere per sempre la nostra reputazione.

E' inutile parlare di Personal Branding, imparare tutte le strategie "attira LIKES" e poi mandare tutto all'aria per colpa di una disattenzione o leggerezza!

Quindi prima di postare l'ennesimo selfie bisognerebbe chiedersi se quello che stiamo per fare può produrre qualcosa di inaspettato.

Ecco alcune situazioni tipo:
Evitare innanzitutto di incitare e fomentare una discussione
Facebook non è una piazza virtuale per manifestazioni contro dei gruppi di persone o semplicemente manifestazioni palesi di odio.
Ogni commento e immagine inutile, odiosa o offensiva verrà bloccata dal social network o dai vostri amici che attiveranno l'opzione per nascondervi dalla loro bacheca.
Evitare di parlare troppo del privato nei post, se dovete farlo utilizzate il PVT
Facebook è un luogo pubblico esattamente come un locale affollato o la strada principale della propria città. In questi luoghi nessuno si sognerebbe mai di mettersi a parlare del proprio divorzio, della morte improvvisa di una persona cara, dell'acquisto di una casa nuova o di quale scuola materna scegliere.
Perché allora farlo su un social network?
Mettere LIKES come se piovesse
Non tutto si esprime con un 'like'.
I 'mi piace' valgono solo su Facebook 
 e spesso chi passa molto tempo sui social network dimentica che la gamma delle emozioni umane è molto più vasta di un 'pollice alto' o di una 'condivisione'.
Non menzionare sempre e comunque chiunque
Prima di geolocalizzare qualcuno, taggarlo in una foto o scrivere dove si trovava ieri sera sarebbe meglio chiedere il suo permesso. Non tutte le persone condividono infatti l'idea secondo cui avere un profilo su un social network equivale a dire addio alla propria privacy.
Evitare di pubblicare contenuti compromettenti
La foto che ti ritrae ubriaco alla festa del tuo migliore amico o quella in cui fai uso di droghe. Nessuna persona "normale" ama mostrare i suoi lati peggiori... perché si dovrebbe farlo in un luogo visibile da chiunque cerchi informazioni su di noi?
Postare cavolate e foto stupide
Ciò che ti fa ridere ora potrebbe imbarazzarmi (o crearti dei veri problemi) domani.
La sa bene un ragazzo di 14 anni che sta scontando 2 anni di carcere per aver pubblicato un'immagine di lei che faceva sesso orale ad una statua di Gesù.
Il trucco, consigliano gli esperti, è quello di chiedersi, prima di postare qualcosa, che cosa ne penserebbe tua nonna.
Un metodo infallibile per non sporcarsi la reputazione.

Poi acquistiamo libri di Personal Branding e ci studiamo le strategie per "diventare popolari" sui social e magari ci abbandoniamo a qualche leggerezza che cancella tutta la strada fatta in precedenza.
Sbaglio?? Cosa ne pensi??

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