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lunedì 22 settembre 2014

Concorrenza o Integrazione?

Che il mondo stia cambiando molto rapidamente penso ce ne stiamo accorgendo un po' tutti.
Il web, il libero scambio, l'aumento dei servizi, stanno prospettando sempre più opportunità per tutti coloro che operano in un dato mercato o nicchia.

E' l'epoca della comunicazione, è il momento in cui chiunque può diventare scrittore e pubblicare un libro (con o senza editore), può decidere se farlo di carta o solamente in formato digitale,
è l'epoca in cui puoi diventare produttore discografico solo uploadando le tue tracce su soundcloud e facendole ascoltare tramite youtube ad un pubblico illimitato (basta solo che gradisca quello che fai), è l'epoca in cui se devi fare un viaggio non serve più che ti rechi  in agenzia con le tue gambe ed hai addirittura i comparatori che ti consigliano chi ti fa spendere meno...tutto stando comodamente in ufficio o in salotto.

E' l'epoca in cui il consumatore è al centro e tutto grava attorno a lui, prodotto, prezzo, servizio....

In passato esisteva la parola "concorrenza" (esiste ancora), a mio avviso oggi non ha più senso di esistere, e vi spiegherò secondo me perchè.

Ma prima, cosa significa "concorrrenza"?

In economia la concorrenza è quella condizione nella quale più imprese competono sul medesimo mercato, inteso nella teorizzazione economica come l'incontro ideale tra domanda e offerta, producendo i medesimi beni o servizi (offerta) che soddisfano una pluralità di acquirenti (domanda); in concorrenza, nessuno degli operatori è in grado di influenzare l'andamento delle contrattazioni con le proprie decisioni. (Fonte Wikipedia)

Allora, scomponiamo la frase in parole chiave:

  1. Più imprese
  2. Medesimo mercato
  3. Incontro tra domanda ed offerta
  4. Medesimi prodotto/servizi
  5. Soddisfare gli acquirenti
Con questi 5 punti che ho elencato, posso coniare anche un altro termine: "Integrazione".
Adesso spiego perchè:

Nel primo esempio vi voglio parlare dei trasporti nella Francia del Nord, precisamente a Nantes (ci sono stato circa due mesi fa).
Nantes è nel Nord della Francia (un po' come il sud italiano) ed ha una rete di trasporti che è eccezionale, efficientissima, il ritardo di ogni convoglio, di qualsiasi tipo non supera i due minuti, ed il tutto è gestito da una società che percepisce i fondi in tre modi particolari:
  1.  Proventi dai biglietti ed abbonamenti (nonostante questo i cittadini non sono obbligati a fare il biglietto ma c'è un organo di sensibilizzazione che fa capire ai fruitori del servizio quanto sia importante pagare per avere un servizio di qualità, utopia dalle nostre parti).
  2. Fondi provenienti dall'Europa
  3. Tassa imposta sullo stipendio di ogni lavoratore (come ad esempio in Italia abbiamo il 5*1000 e lo possiamo devolvere a chi vogliamo, a Nantes, una percentuale viene devoluta ai trasporti perchè i trasporti sono IMPORTANTI per ogni individuo)
Riavvolgiamo un secondo, non è questo quello che volevo dire...

A Nantes c'è anche un'altra forma di trasporto alternativo (l'ho provato per recarmi in determinati posti appena fuori dalla stazione centrale): il car sharing, che è un sistema per utilizzare in 5 persone al massimo la medesima macchina dividendo le spese e raggiungendo la medesima destinazione o percorrendo il medesimo tragitto, tutto gestito da un'app per smartphone che ti fa reperire il mezzo e ti suggerisce il prezzo).
Tu penserai che questo vada in concorrenza con i trasporti tradizionali: la macchina è più pulita, più veloce, più silenziosa, il viaggio è uno spasso assieme ad altre persone...
Eppure anche il car sharing è gestito dalla stessa società che gestisce tutti i trasporti, sia su rotaia, che su gomma che appunto in macchina!

E tutto questo NON va in concorrenza, loro definiscono questo "Integrazione" ovvero "dare la cliente più opzioni permettendogli di scegliere".

Facciamo un salto in Italia.

Ieri ho visto un video di alcuni individui che dicevano di cercare la 10^ persona per completare un viaggio in USA per un convegno, avevano già acquistato 10 biglietti e cercavano appunto la 10^ persona.
Ho chiesto info dato che mi interessava il convegno sul network marketing e mi interessava andare in USA, ovviamente essendo un tipo di viaggio costosetto, non sarebbe venuto nessuno dei miei collaboratori con me, ci sarei andato da solo e mi piaceva l'idea di "formare gruppo".
Quando ho contattato queste persone, mi hanno risposto che non era possibile perchè io di fatto non appartenevo alla loro rete di networking (ero un potenziale competitor) e che quindi non rientravo nel loro modello di 10° elemento per il viaggio.

Per un attimo ci ho pensato, avrei voluto controbattere dicendo che non era importante il fatto che avevo un altro businesss: si sarebbe potuta creare un'ottima opportunità di aggregazione, in cui magari io portavo il mio know-how e loro il loro, magari si sarebbero potute unire le competenze in vista di qualche progetto.

Sarebbe stata un'ottima opportunità di "Integrazione" con gli spunti di un convegno, il tempo di un lungo viaggio e dieci professionisti che potevano portare le loro basi, i loro metodi, le loro conoscenze per creare qualcosa che avrebbe potuto "coprire" una nicchia molto più ampia di quella che separatamente potevamo fare.

Ma l'ottica è differente: anche se utopisticamente si potrebbe pensare di abbattere il muro della concorrenza semplicemente offrendo differenti opzioni per coprire assieme la stessa nicchia, è più facile "eliminare" chi ti da "fastidio" o chi è "scomodo" perchè finora è sempre stato così, solo che il mondo sta cambiando, cambiano le regole di ingaggio, cambiano le modalità di scelta di un servizio/prodotto, cambia anche il numero e la qualità dei servizi appartenenti alla medesima nicchia.

Si potrebbe quindi dire che dato che il mondo, il mercato, sta cambiando, oggi sarebbe molto più vantaggioso parlare di integrazione: un punto comune dove più "competitors" si uniscono portando ognuno il suo bagaglio di servizi, prodotti,  know-how per coprire assieme meglio la richiesta da parte dell'utente, perchè il commercio oggi è soprattutto centrato sulla richiesta che sull'offreta.

Andiamo a vedere gli elementi che compongono l'integrazione.

Il grado di integrazione economica può essere categorizzato in sei stadi:
  1. Area di commercio preferenziale
  2. Area di libero scambio
  3. Mercato comune
  4. Unione economica e monetaria
  5. Integrazione economica completa
Se andiamo a vedere nel dettaglio sono più o meno gli stessi punti del modello di concorrenza, con l'unica variante che assieme si può soddisfare un numero molto più alto e vario di richieste attraverso la fusione dei propri elementi, formando un network, facendo rete e condividendo le proprie risorse per far fronte alla richiesta da parte degli utenti.

Penso che questo sia lo spirito che governa anche il web attuale: network, condivisione, scambio, offerta differenziata e varia, accessibilità semplificata.

Voglio concludere questo post con una semplice domanda:

E' più facile (in termini di risorse) "sbaragliare i competitors" o "strutturare un nuovo network per far fronte a molte più richieste fondendo il proprio bagaglio"?

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