Il multilevel marketing (mlm) o network marketing è un genere particolare di vendita diretta. Rispetto ai normali venditori diretti, quello di una rete multilivello cerca clienti che possano diventare a loro volta venditori.
Ogni elemento di una rete come un distributore/consumatore che, tramite l’esborso di una quota, acquisisce il diritto di vendere alcuni prodotti/servizi.
Se visitiamo gli account social dei Networkers sono tutti felici, ricchi, contentissimi di "fare business" e si sciacquano la bocca con frasi tipo "ho creato la mia libertà finanziaria", "In un tempo di crisi smettila di piangere e rimboccati le maniche"...Sembra abbiano scoperto la chiave segreta della vita!
Nulla di più errato!
Nel sistema di remunerazione, quasi sempre l’aspetto più importante è rappresentato dal reclutamento di nuovi venditori.
E per far crescere la rete, le persone sono convinte ad aderire spinte da mirabolanti promesse di ricchezza.
La realtà è ben diversa, secondo il Consumer Awareness Institute - che basa le sue stime sui dati Usa – la probabilità di realizzare un utile intraprendendo questa attività è, al massimo, dello 0,58%.
E per far crescere la rete, le persone sono convinte ad aderire spinte da mirabolanti promesse di ricchezza.
La realtà è ben diversa, secondo il Consumer Awareness Institute - che basa le sue stime sui dati Usa – la probabilità di realizzare un utile intraprendendo questa attività è, al massimo, dello 0,58%.
Quindi per fare chiarezza: tu aderisci ad un network, il network in mano tua diventa grande solo se ti dai da fare (tanto) e recluti persone che a loro volta aderiscono e vendono, quindi, non solo devi vendere ma anche fare recruiting e portare queste persone (downline) a fare volume di vendita.
Vogliamo parlare di libertà finanziaria?
Uno dei cavalli di battaglia dei reclutatori è che Bill Gates avrebbe affermato che se avesse dovuto ripartire da capo, avrebbe sicuramente scelto il Network Marketing come settore per fare soldi. La sua affermazione è ineccepibile, perché lui si sta mettendo dalla parte di chi un’azienda di mlm la fonda, non di chi è uno dei tanti.
In Italia, molti non hanno un bel ricordo legato al network marketing.
Suppongo che questo fatto derivi da una forte dissociazione tra la realtà ed i falsi miti che vengono forzatamente proposti dai Network Marketing Victims che fanno credere delle cose che poi alla lunga si verificano assolutamente distanti da quello che in realtà è il Network Marketing: un mestiere di vendita che richiede una grande preparazione e soprattutto molto lavoro di ricerca, studio, conoscenza del prodotto/nicchia/prospect...insomma: non proprio la favola di Cenerentola!
Nel 2000, quello che allora era considerato il guru italiano del mlm, ovvero Virgilio Degiovanni, quota in borsa Freedomland. Il prezzo di collocamento è stato di 105 euro. Nel giro di pochi mesi il titolo perderà il 90% del suo valore. E sicuramente non saranno soddisfatti nemmeno le migliaia di risparmiatori che hanno sottoscritto negli anni Novanta attraverso una rete di multilevel marketing le assicurazioni della Bayerische.
Quale potrebbe essere una soluzione?
In fondo per dare un giro di vita a queste esperienze basterebbe poco: trasformare in legge quello che ha stabilito la Corte di Cassazione nella sentenza 37049 del 2012: le attività commerciali in cui il beneficio economico deriva dal reclutamento di utenti, piuttosto che dalla vendita diretta di beni o servizi, sono da ritenersi fuorilegge.
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