Ho notato che non esiste una perfetta traduzione del termine "relevant" come viene inteso dagli Americani.
Una cosa molto importante, che ci interessa, che ci tocca...per una azienda, una persona, un professionista, essere relevant significa giocare un ruolo chiaro e definito nella vita delle persone.
Per una comunicazione, essere relevant significa essere interessante, essere appropriata, giocare un determinato ruolo, ben delineato, ben progettato, che faccia centro, anche se per un periodo breve.
Da diversi test e studi che ho fatto, ho dedotto che il nostro messaggio pubblicitario o commerciale, la nostra richiesta di interazione è totalmente irrilevante per le persone che la ricevono: sembra quasi trasparente, invisibile o a volte sembra addirittura che gli utenti la "subiscano" ma non ne vengano coinvolti (vedi gli spot di Youtube con relativo tasto skip).
Arriviamo con lo stimolo o la proposta sbagliata nel momento sbagliato, anche se al 90% delle volte il target è quello corretto!
Sai qual'è la principale causa di tutto questo?
Noi ragioniamo su ciò che interessa a noi!
Quando un azienda/professionista affronta la comunicazione dal punto di vista dell'utente finale (quello che la riceve) allora diventa relevant!
Il dato di fatto è che oggi le persone non sono più ostaggi passivi della comunicazione e possono scegliere e costruirsi la loro cerchia di interessi. Non essere relevant significa fallimento della comunicazione, ed addirittura nel medio-lungo periodo può causare danni irreversibili (a volte) per il brand.
Il segreto è essere consapevoli che gli utenti non sono in fermente attesa dei nostri messaggi, e soprattutto che gli utenti digitali hanno un vastissimo numero di risorse e contenuti da cui assimilare ciò che interessa loro.
Inoltre c'è la possibilità di interazione e per riuscire ad essere rilevanti significa riuscire a farsi dare attenzione in mezzo ad un numero altissimo di competitor e di forme di comunicazione.
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