"Il miglior modo per realizzare un sogno è quello di svegliarsi" (P.Valery)
Per un post non mi occuperò di marketing o di social network: ho fatto alcune rapide riflessioni e voglio scriverle in questo mio contenitore di idee..
Nella mia carriera ho letto moltissimi testi di motivatori storici: Napoleon Hill, Zig Ziglar, Brian Tracy, ed ho imparato una cosa molto importante:
la prima regola per avere successo in tutte le attività umane è credere in sè stessi.
Tutte le persone, nessuno è escluso, hanno dentro di sè la capacità e le potenzialità per dirigere il proprio futuro verso la meta desiderata.
Nessuno, però si rende conto di questa grande opportunità, inquanto i nostri orizzonti e la nostra apertura mentale sono di norma limitati.
Se vogliamo cose diverse dobbiamo diventare noi stessi diversi.
Dobbiamo essere talmente sensibili da riuscire a percepire l'energia che risiede nella parte più profonda ed irrazionale del nostro essere, ed è difficile attivare le potenzialità che ci permetteranno di realizzare i nostri desideri.
"Programmarci al successo" è una fase sia mentale che spirituale, dicono i grandi motivatori.
Io penso invece che credere in sè stessi significa anche accettare le sconfitte, considerandole semplicemente opportunità per metterci alla prova.
Citando Sofocle: "Nulla di grande entra nella vita dei mortali senza una sventura".
Se vogliamo veramente aver fiducia e stima di noi stessi, dobbiamo considerare i fallimenti come momenti di crescita, facendo tesoro degli insegnamenti che ogni piccola sconfitta porta con sè.
Voi che ne pensate?
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