Il bello è che lo hanno studiato all'Università, in America, dove sono sempre avanti, stravaganti ed hanno tanto da studiare....
Secondo l'univeristà del Wisconsin, è così che si comunica nel 2014.
Il risultato è arrivato dall'analisi delle abitudini di comunicazione di 300 giovani studenti, cui è stato chiesto di compilare un diario giornaliero dei post messi su Twitter, Facebook o Instagram, e delle telefonate o delle comunicazioni faccia a faccia.
Ai 300 volontari gli autori dell'esperimento hanno chiesto di segnalare, per ogni atto comunicativo, lo stato d'animo del momento e come si sentivano dopo aver comunicato ciò che avevano da dire.
È emerso che, mentre le buone notizie, i fatti spiritosi viaggiano maggiormente attraverso i social network, spinte dal desiderio di condivisione, se occorre comunicare qualcosa di spiacevole la preferita rimane la vecchia cornetta del telefono.
Il telefono, in modo particolare, è risultato associato a voti bassi da comunicare ai genitori, a stati d'ansia generalizzati e a momenti di sconforto e d'insoddisfazione personale.
Riassumendo tutto in poche parole: l'infelicità è del telefono mentre l'opposto, invece, riguarda i social network.
La cosa importante dello studio effettuato è il fatto che la condivisione amplifica la carica emotiva.
Un evento è più realistico dopo il racconto dello stesso. Sia in caso di eventi lieti, come ad esempio la promozione a un esame (tendenzialmente comunicata su Facebook, corredata di foto), sia in caso di eventi tristi, la ricerca ha potuto constatare come il racconto stesso sia in grado di dilatare la portata delle emozioni, di fatto aumentando il grado di 'realtà' con cui noi stessi percepiamo le nostre esperienze dopo averle
socializzate.
Vada come vada ma si sceglie il mezzo in base alle esigenze psicologiche ed agli stati d'animo.
La preferenza accordata ai social media con la loro, facile accesibilità da smartphone e con la loro ridotta invasività permettono al destinatario della comunicazione a non dover rispondere subito, ma allo stesso tempo il fatto positivo da comunicare può essere diffuso istantaneamente.
Quando invece si verificano eventi negativi, la necessità psicologica prevalente è quella di avere un riscontro immediato: ecco spiegato il motivo per il quale è considerato giustificabile usare il telefono per le cattive notizie, anche se queste finiscono per cogliere l'interlocutore alla sprovvista e rischiano di disturbarlo, oltre che rattristarlo.
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