Lorem ipsum

sabato 31 maggio 2014

Cosa ti serve per avere successo con il Network Marketing

Uno dei benefici maggiori del network marketing è la semplicità.Per avere successo in questo business, non ti serve una laurea in matematica o in fizica, non ti serve sapere roba di contabilità o di legge. Questo business è stato creato affinché sia un opportunità per tutti, una pari opportunità.

Per avere successo in Network Marketing ti servono 6 cose. Tre ti mettono sulla strada del successo e tre ti danno la possibilità di realizzare qualunque cosa. Le prime tre ti aiuteranno con i compiti più facili, le altre tre con quelli più difficili. Prima imparerai queste cose, prima inizierai a vedere i risultati.

L'importanza della formazione nel proprio lavoro

Sono 15 anni che lavoro.
Ho fatto una gavetta allucinante: appena iniziato lavoravo presso aziende che mi sottopagavano ma mi andava bene perchè erano le migliori aziende del nordest ed io avevo la possibilità di "rubare con l'occhio" e crescere.
La gavetta è passata ma è arrivato il momento di formarsi.

Coaching: facciamo un po' di chiarezza su questa nuova professione

Sono stato spinto a scrivere questo articolo e fare una ricerca approfondita perchè il coaching è una professione che sta prendendo (a mio parere) troppo piede in Italia: sembra che tutti siano dei coach, mentre io ritengo che sia una cosa molto delicata che richiede una certa preparazione, sia didattica che a livello di esperienza, perchè si ha a che fare con l'universo "persona" e tutte le sue problematiche.

Il coaching è un'attività affascinante, ma ancora poco conosciuta nella sua più autentica essenza.

Oggi i media usano il termine coach per definire figure come i "motivatori", i trainer, o i formatori con approcci esperienziali, ma che poco hanno a vedere con questa nuova professione.

Il coach è un professionista che accompagna persone o gruppi verso i risultati desiderati, attraverso uno specifico processo e usando precise competenze.

venerdì 30 maggio 2014

L'importanza di un calendario editoriale nella social media strategy

Per ogni web copywriter e  media editor che si rispetti, avere un preciso piano (editoriale) d’azione è una regola imprescindibile: che si tratti del tuo blog, o dell’attività di un cliente, niente può essere affidato al caso.
Mi è sempre piaciuto pensare al piano editoriale come a un grande contenitore a scomparti dove tenere a portata di mano tutte le attività per organizzare la presenza sul web: gli obiettivi e i target, i contenuti e gli approfondimenti, le analisi e il monitoraggio dei risultati, il calendario delle pubblicazioni sul blog e sulle pagine social.

Smalfiland: e tu la sai la prima regola del fight club?

Partiamo dall'inizio.
Da sempre sono conosciuto come un blogger che fa informazione e dice le cose realmente come stanno a costo di farsi inimicizie all'interno dell'ambiente, ma cosa ci vuoi fare, io preferisco dire la verità piuttosto che stare zitto ed assecondare qualcosa che magari non corrisponde alla mia etica.

Da tempo ho notato che nei social impazza la promozione di Smalfiland da parte di questi sedicenti Smalfers.

Ho voluto fare una ricerca e mi sono accorto che su Google (o altri motori di ricerca) non si trovano contenuti, recensioni o opinioni di Smalfiland se non quelli creati dagli Smalfers stessi (hanno anche un loro forum), in pratica non c'è nulla, solo opinioni che io reputo tendenziose.

Whatsapp: 17 trucchi che nessuno conosce

Whatsapp, fino a ieri, era l'app indipendente dai grandi colossi del web con più successo e più popolarità, tanto da essere usata da 450 milioni di persone soprattutto in Europa e in Italia.
Oggi Whatsapp è entrata nella galassia Facebook per la cifra record di 16 miliardi di dollari e abbiamo spiegato nel dettaglio cosa significa per Facebook avere Whatsapp e cosa cambierà.
Per il momento comunque WhatsApp è la migliore chat mai realizzata per Android e iPhone e vale la pena scoprirne tutti i segreti ed i trucchi più nascosti per questa incredibile applicazione.

Come scrivere una mail esplosiva

Prima di iniziare premetto che saper scrivere una mail efficace può far parte di una strategia di Personal Branding, dal momento che un professionista o un’azienda che ha un alto tasso di aperture nelle mail che invia, è sinonimo di successo in ciò che comunica.
Questo articolo è molto lungo ed esaustivo, lo volevo spezzare in più parti ma alla fine l’ho tenuto così di modo che potete leggerlo tutto d’un fiato, sperando di trarne le dovute conclusioni e magari, imparare qualcosa!!

Riflessione sulla professione del venditore odierno

A mio parere il mestiere della vendita è mutato profondamente.
Il venditore deve vedere il suo cliente come "partner" e deve sentirsi sulla stessa barca.
Sono finiti i tempi in cui il buon venditore era colui che vendeva il ghiaccio agli eschimesi e ti rifilava di tutto attraverso le tecniche di persuasione (a volte anche subdole).
La globalizzazione dei mercati, la standardizzazione dei prodotti e l'altissima competitività impongono una "umanizzazione" della vendita: questa comporta maggiore professionalità e preparazione del venditore, il quale, per soddisfare le esigenze ed i visogni personali ed aziendali del cliemte, interpreta sempre più il ruolo di consulente e psicologo.
La capacità di costruire buone relazioni personali e professionali con i clienti è cruciale nel successo nella vendita, oggi più di sempre.

Tutti i segreti del brainstorming

Quando si da il via ad un progetto spesso si ha bisogno e la necessità di raccogliere le idee per poi organizzarle, stabilire la priorità e l'ordine e dare vita al progetto vero e proprio.
Personalmente la prima volta che ne ho sentito parlare è stato al liceo (o forse alle medie?!) dalla professoressa di lettere, strano ma vero. Ricordo anche che era erroneamente tradotto con “tempesta di idee”, quando in realtà la parola “idea” è totalmente assente, e di brainstorming esisteva solamente il concetto di fondo.

Ti svelo i maggiori errori che si commettono quando si cerca di attrarre nuovi clienti online

Ci sono due risultati che molti imprenditori realizzano mentre cercano di attrattre nuovi clienti online. La maggior parte, trova difficile convertire le visite in clienti potenziali e secondariamente, i clienti potenziali non diventano clienti attuali. Come risultato, una grande quantità di denaro viene sprecato senza mostrare altro. Correggendo cinque errori comuni si possono evitare questi tranelli in tutti i business online.

giovedì 29 maggio 2014

Chiariamo cosa significa Network marketing e MLM per una buona volta

Da un po di anni mi sono avvicinato al mondo del Network marketing e del MLM per sviluppare e commercializzare un software di contabilità, per cui mi sono fatto una cultura su questa tematica.


La cosa che fa ridere è che chi fa Network marketing tiene a precisare che non si tratta di MLM (marketing multilivello) e viceversa.

In questo breve post voglio spiegare bene come stanno le cose giusto per fare chiarezza e mettere a tacere tutti i network marketers che per fare promozione non la dicono giusta sulla realtà di questo business.

Che cavolo ti aspetti da me?

Leggi questo post dall’inizio alla fine, anche se ti chiederai nel mezzo “ma cosa c’entra con il pesonal branding?”
“Cosa ti aspetti da me?”
Quante volte te lo sei chiesto?
Caratteristico della manipolazione è un che di nebuloso ed occulto, il suo agire all’insaputa della persona che ne è oggetto.
All’opposto, più una comunicazione è chiara e trasparente, meno è manipolatrice e più libertà di scelta lascia all’interlocutore.
Nella maggior parte dei casi, i manipolatori cercano di ottenere qualcosa da noi (vero è che talvolta hanno il solo scopo di indebolirci e umiliarci).
Per smascherarli è necessario rendere esplicita la loro richiesta ed il loro progetto.
Dopo di che saremo in grado di prendere posizione a ragion veduta.

Hai bisogno di un servizio di assistenza online gratuito ed efficiente? Eccolo qua!!

Hai la necessità di aggiungere una sezione dedicata all'assistenza nel tuo servizio/prodotto?
Ninete paura esiste un software open source molto comleto ed in italiano che ti viene in aiuto e per installarlo non servono troppe competenze in programmazione: solo un client ftp, un hosting ed un database mysql.

Facebook penalizza i post automatici, ma che tattica è?

Sono da sempre un attento lettore dei blog e delle riviste on-line di setore americane, ritengo che tuttte le news importanti nascano da lì e poi vengano importate in Italia.

Ho appena letto che Zuckerberg ha annunciato che penalizzaerà tutti i post generati automaticamente da applicazioni di terze parti estranee a Facebook.

Aumentare i commenti al proprio blog è così difficile?

I commenti in un blog sono un elemento molto importante.

Consentono all'autore di entrare in contatto con i suoi lettori, intessendo con loro un dialogo fatto di ascolto e confronto.

In questo post cercherò di analizzare tutti gli aspetti che fanno in modo che un utente interagisca con il blog mediante i commenti.

Aumentare i commenti ai propri post nei social network non è cosa da tutti!!

In un post precedente ho scritto informazioni su come aumentare l'engagement tuttavia ci sono alcune accortezze ed alcune mosse da compiere per aumentare l'interazione degli utenti nei confronti dei tuoi post.

Sei un affezionato utente dei social network ma i tuoi post non vengono commentati da molte persone oppure vorresti un interazione maggiore?
Vedi tuoi amici che hanno una marea di commenti e non sai quale sia il loro segreto?
Non capisci perchè continui a postare cose interessanti ma nessuno le commenta?

mercoledì 28 maggio 2014

Twitter ha modificato il suo layout: vuoi le dimensioni degli elementi?

Molti addetti ai lavori e non per fare in modo che il proprio profilo Twitter sia a regola d'arte si avvalgono degli strumenti per webmaster di Google Chrome o Filezilla per sapere le dimensioni esatte di ogni elemento del layout in modo che le immagini ed i testi non ne risentano e venga tutto perfetto.

Da poco Twitter ha modificato il suo layout grafico, te ne sei accorto?

Se progetti pagine per i tuoi clienti eccoti qua le dimensioni dei vari blocchi:

Hai scritto il tuo libro e lo vuoi pubblicare cartaceo? Ecco come fare a basso costo

Oggi ho commentato un post di un mio amico che ha pubblicato un suo libro in Italiano e Portogese, e gli ho chiesto di quale servizio di distribuzione si avvaleva…con mio stupore ho appreso che….faceva tutto da solo!!!

Finora ho scritto sette testi, uno in forma cartacea che ha riscosso discreto successo (sono rientrato dall’investimento e ci ho guadagnato qualcosina) e gli altri in versione e-book.
Molte persone che conosco amano scrivere e vorrebbero riuscire a far comparire il loro lavoro nelle librerie, ma come fare?

Sai cos'è l'engagement? Aumentare l'interesse verso di te!

In questi giorni ho sentito molto parlare di Engagement.

Per “engagement” si intende “livello di coinvolgimento”.

Nei social ci sono utenti che sarebbero disposti a fare carte false pur di vedere i loro post commentati e ricchi di “mi piace” ma mi dispiace dirlo, una formula egreta non esiste, non esiste nessun trucco magico ma solo un buon lavoro di “conquista” che va gestito con costanza e qualche piccola accortezza.

martedì 27 maggio 2014

Come aumentare i commenti ed i Mi Piace su Facebook....ma ci vogliamo svegliare???

Oggi ho letto un post (tra l'altro sponsorizzato) di un marketer che voleva insegnare il metodo ormai ambito da tutti su come aumentare il volume dei commenti ed i "mi piace" su Facebook.

Sembra una cosa facile: segui queste cinque linee guida ed i tuoi post prolifereranno di mi piace e di attenzione...nulla di più falso!!!

Le linee guida erano:

Un nuovo servizio free per creare curriculum online

Attualmente sono freelance da un po di anni ma in 15 anni di lavoro ho dovuto creare ed aggiornare parecchi curricula.

Confesso che è un’attività che odio, soprattutto con il formato europeo dove bisogna condensare le esperienze a pochi caratteri e gli spazi sono limitati.



Come rispondere ai commenti negativi

Da anni gestisco siti e blog, inoltre ho una intensa attività con i social network
.
Fino a poco tempo fa avevo la lingua parecchio tagliente: addirittura lo scorso anno pubblicai in download gratuito un report dove recensivo uno per uno tutti i marketer italiano dandogli un giudizio che avevamo stabilito io ed il mio staff provando i loro prodotti.

Da quando faccio questo lavoro ho avuto a che fare con commenti lusinghieri ma anche con commenti pessimi.
I commenti hanno la capacità di farti sentire un dio...ma anche farti seppellire sotto un metro di m.........

Essere nello stesso posto anche se si è lontani


Stupendo questo concerto!!
Adoro i due artisti, solo che si è svolto nel 2012 e Tupac era già morto da 6 anni...
Come hanno fatto?
Con la presenza olografica: andiamo a scoprire cos'è e come verrà utilizzata nell'applicazione della nostra realtà di tutti i giorni!!

Consigli su come creare un oggetto efficace nelle vostre mail

Come scrivere l' oggetto dell'email per massimizzare i risultati e non finire nello spam è un interrogativo che in molti si pongono.

Io dico sempre nei miei testi ed articoli che l’oggetto deve richiamare l’attenzione ma non deve illudere il lettore perché rischia di subire l’effetto contrario (il cestinamento della mail).

Ecco di seguito Alcune regole e consigli utili.
Azzeccare l’oggetto di un’email è come azzeccare il titolo di un articolo.

E’ tutta una questione di conoscenza delle regole della comunicazione, di ciò che si sta scrivendo e di buon senso.

lunedì 26 maggio 2014

Grazie Grazie ed ancora grazie!!!

Partiamo dall'inizio: io dal 2001 ho avuto decine di siti personali, poi con l'avvento dei blog ho gestito altre decine di blog monotematici perchè non amavo mischiare "capre con buoi".
Il lavoro era certosino e mi portava via molto tempo anche se i risultati erano buonini...
Poi è arrivato Febbraio 2014, il ricovero in ospedale, i tre mesi di inattività, un periodo di riflessione dal quale sono uscito con una grande promessa: cambiare completamente.
Se prima ero quello che usava i media per polemizzare ed essere tagliente con tutti, ora avevo voglia di diventare costruttivo, con tutte le mie conoscenze e risorse.
Se prima avevo dieci blog che parlavano di dieci argomenti ora avevo voglia di condensare solo cose di buona qualità, costruttive e di interesse in un unico contenitore, miscelando con cura ogni singolo contenuto.

Ho deciso di aprire il blog di Andrea Tamburelli, professionista del web, copywriter, scrittore, sviluppatore e relatore che ha esperienza nella programmazione, nel blogging business e nel marketing in tutte le sue forme.
Ho fatto un esperimento e l'ho aperto con la piattaforma blogger.com anche per imparare e vedere come funziona.

Sono solo 3 giorni che il blog è aperto e queste sono le statistiche degli accessi:


Mi sono servito molto della mia esperienza con la promozione on-line e non sono assolutamente indicizzato nei motori di ricerca ma gli accessi sono alti se pensiamo poi che in due giorni ho già 20 iscritti alla mia newsletter!!!
Stiamo parlando di briciole ed io non ho scritto questo post per vantarmi ma per ringraziare i 341 utenti uno per uno perchè è un piacere essere letti da qualcuno ed io promentto che sarò sempre più interessante ed attento nei post che scriverò perchè il mio obbiettivo è essere utile!!

Grazie!!

Vendita online: i trend sono cambiati, svegliati!!

Sono un attento scrutatore del mondo del marketing italiano e d'oltreoceano.
Ho notato che in Usa i prodotti si tendono a vendere con landing pages molto più corte con dei filmati esplicativi oppure uno slideshow di immagini che ne riassumono/espongono le features, oppure, se si tratta di ebook o prodotti digitali, sempre landing corte ma elencati i punti salienti, i punti di forza o magari gli step che si andranno a percorrere con il prodotto.

Purtroppo noto con sgomento che molti markettari italici (sarei tentato a fare qualche nome come facevo in passato ma sono diventato buono ;-) ) si ostinano ad andare avanti con una tecnica di vendita obsoleta che non porta alcun risultato, o ne porta pochi.

Gli utenti si sono svegliati, sono smaliziati, perchè non ti svegli pure tu, markettaro che non sei altro??

Social network e SEO svelati tutti i trucchi

Essere presenti sui social network è ormai essenziale, soprattutto se si sta facendo busined o costruzione del proprio brand  o social media marketing.

Moltissimi professionisti, marketer e blogger sono presenti sia su Facebook che su Google+ passando anche per Twitter.

In questo post ho spiegato come essere presenti su tutti i social con un solo click (http://andreatamburelli.blogspot.it/2014/05/sono-un-assiduo-frequentatore-dei.html).

Ma oggi post voglio parlare di una cosa molto importante che riguarda il posizionamento nei motori di ricerca dei propri stati di Google+.
Google e Google+ ormai viaggiano di pari passo e poter separare le due cose è impensabile ed insensato: spesso può fare veramente comodo che i nostri post vengano indicizzati nel motore di ricerca più utilizzato in Italia e nel mondo, sia per essere trovati che per far trovare quello che stiamo divulgando, soprattutto se riguarda il nostro business.

I fattori che fanno la differenza di una landing page

Scrivo questo post in risposta a degli utenti di Facebook che hanno commentato questo articolo
http://andreatamburelli.blogspot.it/2014/05/come-creare-una-landing-page-prova-di.html
dissentendo su ciò che avevo scritto e dicendo che le landing pages a prova di bomba non esistevano e che l'unico fattore che faceva la differenza era la fase di testing.

Allora, innanzitutto devo premettere che la vera differenza di una landing page la fa la struttura del copy, mi spiego meglio: il testo e la forma del testo, intendo titoli, sottotitoli, paragrafi di esordio, testo intermedio e conclusione devono essere scritti seguendo una determinata strategia che insegno anche nel mio libro Appunti di un Web copywriter (http://libro.travelbookagent.com/).

domenica 25 maggio 2014

Copywriting: la tecnica del fascination per scrivere testi di effetto e vendere meglio

Sono molto attento alle tecniche di scrittura, soprattutto quelle d'oltreoceano.

Dall'USA nascono tutti i trend per quanto riguarda le tecniche di vendita e di copywriting.

Ho sempre stimato Joe Vitale dal quale ho appreso e portato in Italia adattandola al nostro modo di scrivere-leggere-pensare la scrittura ipnotica ma un altro copywriter che mi appassiona molto è Mel Marvin.

Mel Marvin era il maestro della tecnica dei fascination. Questa tecnica consiste nello scrivere dei brevi paragrafi (bullet point) che catturano la curiosità del lettore e ne stimolano l’interesse verso il prodotto.
Nel primo esempio riportato, che vende un libro di golf, Mel Marvin introduce già dal titolo un elemento di curiosità (traduco in Italiano dall’originale Inglese…):

Come creare una landing page a prova di bomba

Per chi non mi conosce io sono un copywriter specializzato nello studio e creazione delle pagine di vendita (sales pages).
Nel web sono anche chiamate Landing pages perché spesso sono pagine sulle quali il prospect (o potenziale cliente) arriva dopo aver cliccato su un link o un annuncio (o banner).
Più correttamente e nello specifico per fare chiarezza una Landing Page non è altro che una "pagina di atterraggio", cioè una pagina Web dove l'utente che naviga nel nostro Sito va a "planare" quando effettua una certa ricerca o ha bisogno di un determinato servizio, ad esempio, una tipica landing page potrebbe essere quella per la registrazione al Sito stesso dove, attraverso una grafica accattivante e qualche semplice istruzione diciamo all'Utente navigatore.

Nel tempo e con l’esperienza e la ricerca costante ho notato che le landing pages sono cambiate con il tempo, sia nella grafica che nella struttura vera e propria tuttavia hanno mantenuto sempre dei determinati “punti cardine” che ora vado ad elencare:

Come fare mailmarketing senza spendere una lira


Dopo un periodo in cui per cui mi sono dovuto fermare, sto ricominciando a sentire amici e clienti che si sono dimostrati molto vicini a me in questo periodo ed io amo stare al telefono con loro e dispensare magari consigli o sentire come vanno i loro business oppure se hanno dei problemi, anche dare consigli  tecnici o dritte che riguardano il loro business.

Tempo fa era stato reclamizzato un prodotto che insegnava ad utilizzare aweber per fare mail marketing ma dobbiamo tener presente che aweber attualmente (ho appena guardato) costa 19 dollari al mese per gestire le proprie liste di utenti e fare malmarketing, quindi se facciamo due conti, acquistare una guida per utilizzare Aweber a 100 euro e poi investire 19 euro al mese è un costo non indifferente, soprattutto se si è dei piccoli imprenditori o dei marketer emergenti.
Confesso che se non hai un business che ti permette di far “tornare a casa” questo investimento, questo costo è decisamente alto e non tutti se lo possono permettere.

I segreti dell'hosting: meglio spendere poco o qualcosa in più?

Parlando con un amico, mi ha detto che ha problemi con il suo provider, un servizio di hosting poco costoso che non gli fornisce la dovuta assistenza e gli pone delle limitazioni.
Anche se sono tentato a farlo non farò il nome del servizio ma voglio fare chiarezza su un punto.
Sono andato sul sito del servizio di hosting, che invece di un sito sembra più una landing page ed ho visto con stupore che vendevano piani di hosting a pochi euro ma molti aspetti del servizio non erano esposti.
Sono rimasto molto stupto perchè io lavoro  nel settore da 15 anni ed ho testato dozzine di servizi di hosting, nazionali ed esteri.
Con l'esperienza sono arrivato a delle conclusioni che mi hanno anche permesso di trovare finalmente il provider che fa per me e le mie esigenze e tutti i software che produco e che vendo sono supportati da questo provider che mi permette di gestire tutti gli aspetti con una spesa non troppo alta e con una risposta molto buona.
Dunque, innanzituto bisogna chiarire la differenza tra "reseller" e "provider".
Un reseller è un professionista che affitta un server (o più macchine) e fraziona la macchina in più account dotati di pannello di controllo autonomo in modo che il provider sia totalmente trasparente all'utente finale e che il suo brand figuri come fornitore del servizio.
Questa modalità permette di vendere molti account ma con degli aspetti secondo me negativi che molti tralasciano perchè abbagliati magari dal prezzo basso del servizio: innanzitutto un reseller non ha uno staff di sistemisti, pertanto il servizio di assistenza non può far altro che gestire la tua richiesta di assistenza aprendo un ticket presso il provider originale ed attendere che lui risolvi il problema.
Un altro aspetto negativo è che spesso il reseller non ha le competenze per gestirti i backup o molte altre richieste un po' più complesse che chi ha bisogno di un hosting professionale fa al suo provider.



Con l'esperienza sono arrivato a delle conclusioni molto importanti, dei punti fermi che si dovrebbero tenere in considerazione quando si sceglie un servizio di hosting profesionale:

1) Dove è situato il server (se in Italia o all'estero) ed in che lingua parla il nostro provider: io preferisco gli hosting italiani perchè spesso ho la necessità di aprire dei ticket con delle richieste complesse che se fossero in inglese mi richiederebbero un traduttore madrelingua perchè darebbero luogo ad incomprensioni. Molti utilizzano provider americani ma io ritengo che anche in Italia abbiamo servizi molto buoni.
2) Le caratteristiche del server: quanta capacità ha, quanta banda ha, se specificato quanti accont sono condivisi nella stessa macchina, quanta memoria ha la macchina e che processore ha.
3) Il sistema operativo della macchina: questa caratteristica è fondamentale perchè se utilizziamo ad esempio il php come linguaggio di programmazione alcune estensioni non girano su server Windows mentre su Unix girano perfettamente, quindi questo preclude il funzionamento corretto di tutto il nostro software. Il sistema operativo dev'essere sempre specificato in ogni pacchetto di hosting.
4) Il prezzo. Ultimo ma non meno importante è il prezzo. Tieni presente che il prezzo per un buon hosting per un blog semplice va dai 20 ai 30 euro mentre la spesa si alza se necessiti di un servizio più capiente per delle applicazioni complesse. Direi che una spesa media per un buon hosting va dai 20 ai 70 euro all'anno (massimo 100) ovviamente per un servizio dato da un provider con server farm.

Spero di essere stato esaustivo se hai delle domande scrivile nei commenti qui sotto

Personalizziamo i tipi di post di Wordpress con un semplice plugin

Molto spesso dei miei clienti hanno la necessità di personalizzare il loro sito realizzato con Wordpress in modo che si possano pubblicare dei contenuti personalizzati nei minimi particolari.
Chi non ha una grossa esperienza con questa stupenda piattaforma si troverebbe nel panico ma non c’è limite a Wordpress ed ora spiegherò come personalizzare i contenuti con semplicità!
Innanzitutto capiamo cos’è un contenuto...
.
Prima di parlare di contenuto personalizzato definiamo cosa un contenuto è in wordpress. Un contenuto è un tipo di dato che viene archiviato nella tabella wp_post. Nativamente wordpress ha i seguenti tipi di dato:
post: tipo di contenuto che identifica un articolo
page: tipo di contenuto che identifica una pagina
attachment: tipo di contenuto che identifica un allegato alla pagina, un immagine o altro media
revision
nav-menu-item
Possiamo incontrare l’esigenza di utilizzare nuovi tipi di contenuto in progetti di medie / grandi dimensioni, come portali, siti di annunci, ecommerce o siti con grandi quantità contenuti in genere ( per esempio database di film o libri ).

Con la versione di WordPress 3 tra le tante novità è stata introdotta la possibilità di avere deicustom post types cioè contenuti personalizzati, ma quando possiamo utilizzare questo tipo di contenuti? Possiamo aver bisogno di questo nuovo tipo di contenuto se stiamo affrontando progetti di dimensioni superiori ad un semplice sito, come portali, siti di annunci, e-commerce o siti con grandi quantità di contenuti in genere, per esempio un archivio, un database di film, libri o videogames.



Come si crea un contenuto personalizzato?
il metodo più semplice consiste nell’utilizzo di un plugin ad hoc come Custom Post Type UI. Grazie a questo plugin è possibile avere un’interfaccia molto semplice per creare i propri custom post.
In pratica questo fantastico plugin subito dopo l’installazione ti fornirà un’interfaccia grafica per creare dei contenuti personalizzati senza scrivere una riga di codice (ricordo a tutti che senza questo plugin avremmo dovuto metter mano al file functions.php e scrivere una funzione di circa 30 righe di codice e quindi richiedeva delle competenze in programmazione)
Con le nuove impostazioni, Wordpress genererà le pagine di archivio per il nuovo post e visualizzerà nella scheda di acquisizione/modifica del pannello di controllo, tutti i campi per il titole e tutti gli altri campi del nuovo post type!!!
Così facendo potremo personalizzare ulteriormente il nostro sito Wordpress senza le “limitazioni” che ci pone di default per i tipi di contenuto!!!

Tuti i segreti dei Bit Coin

Chi mi conosce da un po' di tempo sa che io sono uno sviluppatore e commercializzo anche dei software di mia invenzione per la contabilità o per il business.
Un giorno ricevetti una telefonata di un prospect che mi chiedeva se poteva pagare un mio software in bitcoin.
Io cadetti all'improvviso dalle nuvole e gli chiesi se era pazzo...
Ma mi incuriosii per la sua audacia e decisi di informarmi.
Sono piuttosto pignolo e quando cerco qualcosa che non so devo capire tutto.
Stlai un documento cercando nelle risorse del web ed approfondii l'argomento...scoperchiai il vaso di pandora....
Ecco qui un articlo che introduce questa nuova moneta virtuale che sta dilagando tra gli utenti del web.

Bitcoin è il nome della moneta elettronica creata dall’ hacker Satoshi Nakamoto nel 2009. Questa valuta ha una particolarità: è al tempo stesso digitale, distribuita ed anonima. In breve, non si serve di “banche centrali” o “intermediari” di alcun tipo e non è tracciabile in alcun modo dalle autorità, né falsificabile. L’utilizzo di questa valuta garantisce quindi un totale anonimato a chi la usa ed anche la segretezza di come spende i soldi.
Ci sono molti modi per fare soldi: E’ possibile guadagnarli, trovarli, contraffarli, oppure rubali. Oppure, se sei Satoshi Nakamoto, li puoi anche inventare. Questo è quello che ha fatto la sera del 3 gennaio 2009, quando ha premuto un pulsante sulla sua tastiera e ha creato la nuova moneta digitale chiamata Bitcoin. Una moneta (coin, in inglese) fatta solo di bit. Niente carta, argento o oro. Con solo 31.000 righe di codice e un annuncio su Internet. Nakamoto ha voluto creare una moneta immune alle attività predatorie di banchieri e politici. La moneta era controllata interamente via software.



Ogni dieci minuti, le monete sarebbero state distribuite attraverso un processo simile a quello di una lotteria. In questo modo, il software avrebbe prodotto un totale di circa 21 milioni di bitcoin proseguendo per i prossimi venti anni. L'interesse per l'invenzione di Nakamoto è cresciuto in maniera costante. Sempre più persone hanno dedicato la loro attenzione alla lotteria, e 44 agenzie di cambio si sono affacciate sul mercato, permettendo a chiunque di scambiare i bitcoins con dollari, euro o altre valute.
In un primo momento, un singolo bitcoin è stata valutato meno di un centesimo di dollaro. Ma i commercianti, gradualmente, hanno cominciato ad accettare i bitcoin e, alla fine del 2010, il valore ha cominciato ad acquisire valore rapidamente. A giugno del 2011, un bitcoin valeva più di 29 dollari. A seguito delle fluttuazioni del tasso di cambio, a settembre il tasso di cambio era sceso a cinque dollari per bitcoin. Con più di sette milioni bitcoins in circolazione, Nakamoto aveva creato 35 milioni di dollari di dollari di valore reale.
Si tratta, in pratica, di una moneta virtuale fatta di bit, cioè di operazioni matematiche, creata attraverso il protocollo peer to peer. Il bitcoin viene creato attraverso una serie di calcoli matematici molto complessi che hanno il compito di rendere le transazioni virtuali legali e sicure.
In ogni bitcoin è indicato il proprietario in modo tale da poterlo spendere una sola volta e la verifica di questa operazione avviene attraverso utenti specializzati in
 “mining”. In pratica, i miner, mettono a disposizione la potenza di calcolo dei loro computer per eseguire questi calcoli in cambio di bitcoin gratuiti.
Inizialmente i miner lavoravano singolarmente, oggi invece, non possono operare se non in pool, mettendo insieme la potenza dei propri pc per effettuare il maggior numero di verifiche possibili.
Per poter creare bitcoin potrebbe bastare anche il nostro semplice computer casalingo anche se il guadagno sarebbe minimo a fronte del tempo necessario per fare il mining e, soprattutto, l’operazione renderebbe lentissima ogni altra operazione contemporanea.
Nascono così i Bitcoin ASIC Miner, pc dotati di processore ASIC che riduce i consumi e massimizza i risultati. Un Bitcoin da 500 euro offre, ad esempio, una potenza di mining di 25 GH7S, contro i 0.12 GH/S di un normale pc con scheda grafica da 600 euro. Per quanto attiene ai consumi, invece, si parla di 1140 watt contro 500.



E’ necessario, quindi, disporre di una potenza di oltre mille megawatt all’ora per generare crediti per470,000 dollari ovvero circa tre volte l’investimento energetico. Il mining diventa, però, sempre più complicato col passare del tempo, poiché ogni blocco generato allunga la creazione del successivo, rendendo impossibile determinare a priori quale sarà il guadagno derivante dalla singola operazione.
Ogni utente è dotato di una doppia chiave per accedere alla rete Bitcoin, una pubblica per depositare ed una privata per prelevare. Gli indirizzi non contengono informazioni riguardo ai loro proprietari ed in forma leggibile sono costituiti da sequenze casuali di numeri e cifre lunghe in media 33 caratteri, che cominciano sempre per 1, come ad esempio, 175tWpb8K1S7NmH4Zx6rewF9WQrcZv245W.
Gli utenti non hanno limiti numerici di indirizzi Bitcoin ed infatti è possibile generarne a piacimento poichè costa poco tempo di calcolo, equivalente alla generazione di una coppia di chiavi, e non richiede nessun contatto con altri nodi della rete.
Creare una nuova coppia di chiavi per ogni transazione aiuta a mantenere l’anonimato ed a garantire la sicurezza. Precauzione importante da prendere poiché uno dei tanti business illegali della rete consiste nel sottrarre la chiave privata derubando le persone dei Bitcoin. Senza contare che molti hacker introducono nei pc di altri utenti dei malware in modo tale che estraggano Bitcoin per conto di altri, come è accaduto nel caso della pubblicità infetta comparsa su Yahoo nelle scorse settimane.

L’aspetto fondamentale di questa operazione di mining è il risultato economico che, naturalmente, varia non solo in base al pc utilizzato ma anche in base a quale pool si appartiene. Diventa difficile, quindi, fare una stima esatta ma, da una prova effettuata con un pc da 0,04 GH/S di potenza, lasciato a fare il mining per tre giorni consecutivi, si è ottenuto un guadagno di 0,00002612 BitCoin, che al tasso attuale corrispondono alla bellezza di 0,01583 euro.

sabato 24 maggio 2014

Il trend dei markettari sono le academy, ma tu sai come spendi i soldi?

I trend dell’Internet marketing mutano in continuazione: un tempo mettevano la loro faccia in improbaili video che promettevano l'impossibile, poi organizzavano webinar in salsa di pomodoro dove i presenti erano sempre gli stessi ed i contenuti si ripetevano come l'eco tra le montagne ma oggi in Italia i nostri markettari maccheronici rasentano il ridicolo: oggi è il momento delle academy.
Ne ho già sgamate almeno due paia e sembra stia diventando un trend...
Io ho sempre associato a questo termine un tono di rilevanza e forse sta li il trucco: nel nome e nell'importanza che vi si associa.
Poiché ero convinto fosse una cosa soggettiva, sono andato su wikipedia a cercare il significato della parola “accademia” e la riporto di seguito:

Un'accademia è un'istituzione destinata agli studi più raffinati e all'approfondimento delle conoscenze di più alto livello. Il termine può indicare una società scientifica dedicata alla ricerca nel campo delle scienze naturali, della filosofia e delle belle arti. L'aura di prestigio associato all'origine del nome spinge molti istituti (soprattutto privati) a fregiarsi di questo appellativo, non sempre in maniera appropriata..


              
Quindi se non ho capito male per utilizzare l’appellativo di “accademia” (o anglosassonemente “academy” che fa più figo) devi essere un istituto e soprattutto devi avere dei titoli ben precisi (insegnante, professore o qualsiasi figura professionale preposta all’insegnamento).
Ora, anche io ho scritto testi e corsi ma non mi sono mai fatto passare per insegnante ed ho sempre specificato che mettevo le mie conoscenze e la mia esperienza a disposizione di chi voleva imparare una determinata materia oggetto del mio studio.
Sono voluto andare più a fondo nella questione perché la cosa mi cominciava a puzzare e mi sono ritrovato dentro una delle academy iscrivendomi tramite un affiliato e pagando anche una bella cifra (non migliaia di euro ma tre bei librazzi me li sarei comperati lo stesso)
Qui è caduto il palco perché di rapporti tra studente (io) ed insegnante non ce n’era nemmeno l’ombra: io avevo acquistato in pratica l’accesso ad un sito web accessibile tramite login dove c’era un percorso costituito da 5 step ed ogni step aveva dei video (saranno stati in tutto 50 minuti per video per una decina di video) quindi io avrei “frequentato” l’academy visualizzando questi miracolosi video ed alla fine avrei dovuto scoprire tutti i segreti del business.
Voglio premettere che io di marketing e business ci vivo ed è una materia in contina mutazione e non esiste limite all’informazione ed allo studio per imparare tecniche nuove ma una academy che in dieci video di 50 minuti mi insegnava tutti i segreti del web-business era veramente il massimo.
Scrivo questo post per sfatare il mito di queste “scuole” mordi e fuggi perché sono convinto che se devi insegnare qualcosa devi seguire chi si rivolge a te: io offro consulenza e metto a disposizione di chi lo desidera la mia esperienza per ottenere risultati ben precisi, addirittura ho anche suggerito a degli iscritti ad un concorso letterario la trama per creare dei racconti, ma l’ho fatto sempre face-to-face attraverso skype oppure al massimo telefonicamente, quindi se vi trovate ad iscrivervi ad un’academy o come si chiamerà domani dove non avete alcun contatto con chi vi segue, chiudete l’account e chiedete il rimborso (paypal ve lo darà subito) perché se volete imparare qualcosa dovete fare domande, dovete crescere assieme al vostro insegnante…i video sono belli e comodi e servono da contorno, sono complementari all’insegnamento dell’esperto.
State attenti a questi prodotti pronti perché risciate di gettare soldi al vento!!! Cercate sempre il rapporto con l’esperto, il coach, colui che vi deve formare: solo così potrete crescere e testare il vostro grado di preparazione, anche facendo domande e ponendo quesiti!!          


Concludo: state attenti a questi prodotti pronti perché rischiate di gettare soldi al vento!!! Cercate sempre il rapporto con l’esperto, il coach, colui che vi deve formare: solo così potrete crescere e testare il vostro grado di preparazione, anche facendo domande e ponendo quesiti!!
Fatevi due conti in tasca: se volete una formazione ad hoc dovete investire ed un'oretta di coaching con un esperto va dalle 40 alle 60 euro, mentre se volete essere autonomi un testo serio vi costa dalle 20 alle 50 euro e di ore di coachin o testi ve ne vogliono parecchi, quindi iscriversi ad un'academy per il costo di due libri puzza un po di muffa perchè io sono convinto che chi spende poco ha poco.

Se vuoi imparare quelcosa sul business attraverso al web rivolgiti ad un esperto (io sono anni che scrivo-studio-insegno la materia con un bacino di utenza elevato che va dal professionista al titolare dell'azienda di grosse dimensioni passando per il freelance che si vuole affacciare con profitto al web). 
Solo ieri ho avuto una simpatica discussione con un ragazzo che voleva imparare da autodidatta a creare campagne pubblicitarie su Facebook, e sono riuscito a convincerlo che andava nella direzione sbagliata: aveva seguito alcuni video ed ora stava investendo ma senza una conoscenza approfondita; gli ho spiegato, dopo essermi presentato che io insegno a creare le campagne attraverso skype e ti seguo passo per passo, soprattutto perchè si parla di investire soldi in campagne pubblicitarie ed il ritorno dell'investimento se si è preparati a dovere è una cosa oggettiva e non una "ruota della fortuna".

Scegliti il professionista o progetta il tuo percorso ed investi in formazione ma stai lontano dalle cose a basso costo che promettono miracoli: i miracoli li fanno solo a chi le gestisce!!!

Tutti i segreti del personal branding

Da un po’ di tempo noto con sgomento la proliferazione di corsi e coach che promettono miracoli mediante il personal branding e l’utilizzo dei social media.
Dico sgomento perché essendo già due anni che lavoro su questa materia, prima studiando il mercato d’oltreoceano, dove il fenomeno è dilagato tra volti noti e meno noti e poi applicando le varie nozioni alla nostra realtà (perché non si può fare di tutta l’erba un fascio e noi italici siamo differenti dai nostri amici d’oltreoceano) e so per certo che il personal branding non è assolutamente una cosa miracolosa e non è adatto a qualunque persona, a qualunque professionista e qualsiasi realtà, ma soprattutto è uno strumento molto potente ma anche molto delicato.
Mi spiego meglio.
La cosa anche se molto appetibile è molto delicata perché fare personal branding non è promuovere un sito, un blog o due profili social:  si tratta piuttosto di decidere prima come gestire tutta 'sta minestra, la propria identità in un modo che sta diventando sempre più “social”.
Si tratta di pianificare una strategia che comprende, come ultimo tassello, la promozione stessa; quello che succede nel marketing mix, dove la comunicazione (promotion) è l'ultimo passo.
Trasformare sé stessi in un brand e veicolare il contenuto significa posizionarsi in un mercato B&C con una propria identità e un monitoraggio costante del risultato: concetti ben espressi nei termini inglesi brand identity brand reputation
Concetti che poco hanno a che fare con un curriculum a cielo aperto.

Dunque come fare?
Il mio consiglio è quello di seguire step by step un piano marketing tradizionale - con un occhio al brand management - e di concentrarsi su cinque punti fondamentali:
quali sono i miei plus?
Quali sono i miei minus?
Qual è il mio "pubblico" e di cosa ha bisogno?
Quel bisogno è già stato soddisfatto, oppure no? E come?
Qual è la promessa che voglio comunicare al mio pubblico?
Come penso di mantenere quella promessa nel tempo? E perché?

Darsi un valore e pianificare come dev'essere percepito dal pubblico è un ottimo inizio. Inizio ho detto. C'è da capire che il personal branding non è fisso: siamo esseri umani che si modificano nel tempo; essere camaleontici non è un problema, basta saperlo fare con sistema.
Gli esperti di brand management chiamerebbero il risultato brand equity = promessa del marchio in termini di qualità/aspettativa che il target mette nell'acquistare un prodotto. Cioè te.
Farsi riconoscere per ottenere riconoscenza è cosa buona e giusta.
Vendere sé stessi non è come collocare sul mercato una scatola di biscotti sempre uguale.
Intendo dire che siamo individui e quel mercato, oggi, è diventato "scambio" nel senso umano del termine: interazione, coinvolgimento, conversione. In una parola: comunicazione. Per quanto "pacco" tu ti possa giudicare, non puoi fare a meno di comunicare; e gli altri rispondono di conseguenza


Costruire rapporti e fare esperienza è il primo fine.
Espressione, tono e stile si uniscono all'immagine coordinata per dare all'esterno un'idea precisa di te; pianificazione strategica, chiarezza d'intenti e conoscenza dei mezzi sono punti dello stesso "quadro".
Decidere come apparire per riuscire a veicolare in modo coerente il contenuto "personale" significa far risuonare la propria voce attraverso uno schermo: si può rivedere nel tempo, cambiare, tornare alla base.
 Il punto fermo rimane l'intento finale.
Il feedback è uno specchio sincero: monitorare quello che il pubblico percepisce di te, oggi, è più facile che mai: basta chiedere, osservare, conversare.
Non servono strumenti e software dedicati, anche se esistono: sappilo.
Sottovalutarsi, come anche sopra-, non è una buona mossa: le persone, come la verità, s'incontrano sempre nel MEZZO.
Con o senza maschera.

Il concetto di brand identity riassume tutti gli elementi visivi che rendono un marchio riconoscibile: che si tratti di foto, look, colore, font, avatar poco cambia; dobbiamo esibire una maschera/persona nel mercato/palcoscenico davanti a un pubblico che prima guarda, poi ascolta. Non c'è nulla d'immorale: quella maschera ci permette di amplificare la nostra personalità. Ricordi l'etimologia classica di "persona"? Ecco, il primo politico che ha fatto uso di personal branding iconografico è anche il primo imperatore di Roma: Augusto. E non è un caso che ancora oggi si parli metaforicamente di "agone politico", altra espressione che riconduce al teatro. L'antefatto storico è importante per capire che la nostra immagine dev'essere chiara, coerente, coordinata e il più possibile apprezzata. In una parola: credibile. Ovvio che se prima non analizziamo bene noi stessi - dentro e fuori - sarà difficile convincere gli altri a "marchiarsi" con i nostri obiettivi. Sorvoliamoci su per guardarci dall'alto: il pubblico lo fa e non regala niente; il brand si "vende" attraverso un prodotto/contenuto. Ricordiamocelo sempre

Cache e velocità di caricamento di un blog Wordpress

Hai un sito o un blog creato con WordPress non puoi fare a meno di considerare un aspetto molto importante ovvero la velocità di caricamento delle pagine e, eventualmente, installare un plugin per la creazione della cache
E’ molto importante che le pagine del tuo sito vengano rapidamente visualizzate dagli utenti, dato che tempo di caricamento di un sito web incide anche su la Seo e sul ranking di Google. 
E’ stato infatti dimostrato che siti veloci ricevono da Google un punteggio più alto e si posizionano meglio nei motori di ricerca.
Innanzitutto è necessario capire come misurare la velocità di un sito.
Uno strumento molto utile per misurare la velocità di caricamento è il tool Pingdom Website Page Test che, oltre ad indicare il tempo di caricamento della pagina inserita, permette di vedere quante richieste http vengono effettuate. Un numero troppo alto di richieste abbassa di molto l’efficienza e la velocità del vostro sito o blog.
Un altro strumento molto utile è Yslow, una estensione disponibile per la maggior parte dei browser che, oltre a misurare la velocità delle pagine, dà molte altre informazioni utili.
Yslow classifica le pagine analizzate secondo vari gradi, nell’esempio Google.com ha il grado più alto: A. 
Yslow dà una serie di linee guida da seguire per migliorare la velocità del sito. Come ad esempio usare un CDN, posizionare i css in alto, spostare i codici javascript in basso o all’esterno, e la lista continua.

Dopo aver appurato se il sito si carica velocemente o se effettivamente è un po "pesante" io consiglio di installare (se si utilizza Wordpress ovviamente) il plugin Supercache.
Una volta installato il plug-in e attivato, andiamo in impostazioni –> WP Super Cache. Il plug si presenta con 7 tab: quelli che per ora ci interessano sono solo 3 ovvero facile, avanzato e contents. Il tab CDN lo vedremo in un articolo prossimamente.

Prima di tutto per “avviare” questo plug-in per iniziare a velocizzare wordpress è necessario andare nel tab Facile e premere su “Cache attiva”.

Successivamente andiamo nel tab Avanzato e selezioniamo:

Cache hit di questo sito per accesso rapido.
Utilizza mod_rewrite per servire i file in cache.
Compressione delle pagine in modo che esse siano servite più rapidamente ai visitatori.
Non servire pagine cache per gli utenti conosciuti.
Rigenerazione cache. Serve un file supercache agli utenti anonimi quando un nuovo file é stato generato.
Clear all cache files when a post or page is published or updated.
Extra homepage checks. (Very occasionally stops homepage caching)


Fatto questo premete su aggiorna stato. A questo punto il sistema vi dirà che è necessario aggiornare il file .htaccess. Premendo sul pulsante di conferma che trovate sotto le modifiche sopra riportate vengono effettuate.

Gestire Mailchimp direttamente da Wordpress

Moltissimi blogger, marketer ed aziende preferiscono a servizi a pagamento  come ad esempio Aweber o GetResponse piattaforme free come MailChimp (che comunque è un ottimo software per gestire newsletter e direct mailing senza un investimento e soprattutto senza limitazioni nella capienza delle liste di iscritti, che molti suoi simili impongono).
Se hai anche un blog Wordpress e cerchi un plugin per gestire le tue liste ed i tuoi iscritti...
Sorpresina: ho scovato il plugin che ti permette di gestire il tuo database di contatti direttamente dal pannello wordpress ed iscrivere nuovi utenti dal tuo blog, ecco il link e...buon lavoro!!
http://wordpress.org/extend/plugins/mailchimp-widget/

Rendere facilmente accessibile il tuo blog da mobile

Scommetto che hai un blog Wordpress e vorresti che fosse facilmente accessibile anche da mobile...
Rendere un blog  leggibile comodamente da dispositivi mobili senza dover ingrandire e rimpicciolire in continuazione per individuare link e barre di navigazione è importantissimo ora che il bacino di utenza mobile sta dilagando, ma niente paura: ho testato Wptouch ed è un ottimo plugin che rende il tuo blog "a prova di mobile" con una semplice installazione!!
Ecco il link
http://wordpress.org/extend/plugins/wptouch/
Questo pugin rende responsive qualsiasi tempate Wordpress, quindi il blog si adatterà alle risolusioni mobile in modo che i tuoi lettori non si perderanno i tuoi post neppure dallo smartphone!!

Essere presente su tutti i social con un solo post

Sono un assiduo frequentatore dei social e li utilizzo anche per lavoro.
Grazie ai social sono riuscito a crearmi un mio brand personale ed una certa autorevolezza e conseguentemente un bacino di prospects sia per consulenze che per lavori più importanti come lo sviluppo di siti, creazione di sales letter e copywriting.
Sta di fatto che se vuoi sfrutare appieno la potenza dei social devi essere presente ed essere presente contemporaneamente su tutti i social è un investimento importante in termini di tempo.
Confesso che per molto tempo ho osservato con attenzione i miei competitor che riuscivano ad essere presenti ovunque e mi sono chiesto da dove arrivasse questo "dono dell'ubiquità" oppure dove trovassero il tempo per gestire la loro presenza sociale.
Finalmente ho trovato la soluzione: è semplicissima!!
Si tratta di un'estensione di Google Chrome che ti permette di condividere i tuoi stati ovunque ed intendo su tutti i social spuntandoli con una checkbox!!
Addirittura è possibile temporizzare la pubblicazione programmando l'ora in modo che i tuoi post siano visibili nelle ore di punta.
L'estensione è SocialBa! e questo è l'indirizzo per scaricarla: http://socialba.com/?reffer=chrome.install
Per installarla una volta scaricato il file di estensione basta trascinarla sulla finestra extension di Google chrome (attraverso il tasto strumenti -> estensioni) e in pochi secondi avrai a disposizione questo potente strumento!!
Concludo dicendo che ci sono molti altri strumenti e tool online per fare questo (free ed a pagamento) ma tra quelli che ho testato SocialBa! è senz'alro il migliore sia per comodità che per il fatto che è totalmente free!!



Libri consigliati

Social Network Marketing 3.0

Su Amazon

Top Seller: Venditore TOP

Su Amazon

I MIsteri della Comunicazione

Bestseller Su Amazon



Andrea Tamburelli ospite di Tempo Super

Hanghout sulla gestione del tempo(Con Davide Rampoldi Coach)

Like-MLM Strategies

Software per la gestione del Network Marketing & mercato multilivello


Siamo LEADER del mercato e primi su Google, i più richiesti ed i più imitati!!!
Diffida da imitazioni e CONTATTACI SUBITO!