http://andreatamburelli.blogspot.it/2014/05/come-creare-una-landing-page-prova-di.html
dissentendo su ciò che avevo scritto e dicendo che le landing pages a prova di bomba non esistevano e che l'unico fattore che faceva la differenza era la fase di testing.
Allora, innanzitutto devo premettere che la vera differenza di una landing page la fa la struttura del copy, mi spiego meglio: il testo e la forma del testo, intendo titoli, sottotitoli, paragrafi di esordio, testo intermedio e conclusione devono essere scritti seguendo una determinata strategia che insegno anche nel mio libro Appunti di un Web copywriter (http://libro.travelbookagent.com/).
Un testo vincente deve avere un titolo di impatto, un sottotitolo che attiri l'attenzione e la curiosità del prospect e soprattutto è necessario che il testo della lettera non sia troppo lungo e scialascuato e che comprima tutta la sua persuasività esercitando "pressione" soprattutto nella fase iniziale e nella parte finale del corpo, perchè la nostra attenzione secondo recenti studi, è focalizzata nella parte iniziale e finale di un testo.
E' importante mettere i punti di forza del prodotto e spiegare bene di cosa si tratta senza essere troppo prolissi, meglio delle immagini esplicative o un video introduttivo (nell'articolo precedente ho pubblicato un infografica che riassume come dovrebbero essere collocati gli elementi).
Un'altra cosa molto importante è lo studio della nostra concorrenza (i nostri competitors) per sapere su quali punti giocano loro e per regolarci in modo da poter produrre qualcosa di originale, con dei punti di forza che attirino i prospect magari in un terreno inesplorato dai nostri concorrenti.
Per quanto riguarda la fase di testing io la suddividerei in due fasi: un test appena pronta la pagina, tramite un software di eyetracking per vedere l'occhio dell'utente dove "punta" rispetto ai vari elementi della pagina (un buon software per fare un analisi di eyetrackiung è eyequant http://www.eyequant.com/)
In questo modo avremo le varie zone dove si focalizza l'interesse del visitatore e potremo quindi ottimizzare la loro collocazione.
Effettuato questo test dovremo installare gli script di Google Analytics e di Webmaster Tool di Google (è necessario inserire poche righe nella pagina) ed iniziare a monitorare gli accessi della pagina, le varie query di ricerca e soprattutto se la pagina fa capo ad una serie di annunci o ad una campagna di pay-per-click (Facebook ADS o Google Adwords) dovremo capire quali sono gli annunci che "lavorano" maggiormente (ovvero quelli che veicolano maggior traffico) e sulla base di quelli potremo quindi modificare anche il testo della nostra pagina adattandolo allo stesso annuncio.
Io consiglio di stilare due landing pages magari differenti nel copy o nella disposizione degli elementi e fare uno split test, ovvero dirottare una percentuale di traffico su una e la rimanente sull'altra, in questo modo vedremo chiaramente quale delle due converte maggiormente e così facendo potremo perfezionare la nostra pagina a prova di bomba!!
Concludo dicendo che a mio parere una landing page a prova di bomba ESISTE e lo confermo con gli innumerevoli successi che ottengo con la creazione delle mie pagine per i miei clienti, tuttavia per essere "a prova di bomba" è necessario ottemperare ad una serie di step che non si fermano alla scrittura di un testo.
Se vuoi commentare o chiedere delucidazioni puoi farlo con i commenti qui sotto, io ti risponderò al più presto!!
Nessun commento:
Posta un commento