Dal 2006 in poi, l’inbound marketing si è rivelato la metodologia più effettiva per il marketing online.
L’inbound marketing ha abbandonato i vecchi metodi di outbound marketing (spazi pubblicitari sulla carta stampata, banners, acquisto di indirizzi email, chiamate a freddo, azioni porta a porta, volantini, ecc… ) per focalizzarsi sulla creazione di contenuto di qualità che attrae (vedremo più avanti come) i possibili clienti verso la nostra azienda e i nostri prodotti/servizi.
Allineando le informazioni che pubblichiamo online con gli interessi del nostro target, attraiamo in modo naturale al nostro sito web quel traffico inbound rilevante, cioè effettivamente interessato alla nostra azienda (non traffico casuale) che convertirà, diventerà cliente e rimarrà a noi fedele nel tempo.
Cos’è l’Inbound Marketing?
L’Inbound Marketing pone al proprio centro la creazione di contenuti e la loro libera condivisione: creiamo contenuti specificatamente pensati per soddisfare le esigenze dei nostri potenziali clienti, con lo scopo di attrarre contatti qualificati, stabilire con essi una relazione duratura e posizionarci come interlocutori di riferimento per una nicchia di mercato.
Attrarre
Non vogliamo soltanto portare traffico al nostro sito, vogliamo portare il “traffico giusto”. Vogliamo che il nostro sito venga visitato da chi ha più probabilità di diventare una lead e quindi un cliente soddisfatto.
Cosa intendiamo per “traffico giusto”? Intendiamo i nostri potenziali clienti, quelli che noi chiamiamo “buyer personas”. Una buyer persona è una rappresentazione olistica del nostro cliente ideale. Di una buyer persona studiamo gli obiettivi, le sfide, i punti critici, le obiezioni più comuni ai nostri prodotti e servizi, nonché le informazioni personali e demografiche condivise da tutti i membri di quel particolare tipo di cliente. Attorno alle tue buyer personas costruiamo tutta la strategia di inbound marketing.
I più importanti strumenti che utilizziamo per attrarre traffico qualificato al sito sono:
Blogging: l’Inbound marketing parte con il blogging. Avere un blog aziendale è il modo migliore per portare il “traffico giusto” al sito. Per essere trovati dal proprio target bisognerà creare contenuto di tipo educativo che risponda alle loro necessità e domande.
Social Media: I social medias sono il canale giusto per condividere contenuto e informazioni rilevanti, per coinvolgere (engage) i prospects e, cosa importantissima, dare un volto umano alla nostra azienda. Dobbiamo però utilizzare il network dove i nostri possibili clienti sono attivi.
Parole Chiave (Keywords): I clienti iniziano il loro processo online utilizzando un motore di ricerca, generalmente per cercare delle risposte a qualche loro necessità. Dobbiamo quindi essere sicuri di comparire tra i primi risultati proposti dal motore di ricerca. Per ottenere questo risultato sarà necessario analizzare con attenzione, utilizzando i giusti strumenti, le keywords attraverso le quali la nostra azienda può essere trovata online, ottimizzare ogni pagina del nostro sito per i motori di ricerca, creare contenuto e costruire links attorno ai termini con i quali i nostri possibili clienti più probabilmente ci cercheranno sul web.
Ottimizzazione delle pagine del website: sarà necessario lavorare sul sito aziendale per ottimizzarlo nell’ottica degli obiettivi che si sono fissati, sempre pensando alle nostre buyer personas. Il sito aziendale non è per noi, è per i nostri clienti
Concludere
Sei sulla strada giusta. Hai attratto visitatori al tuo sito, li hai convertiti in leads, ora però devi trasformare
queste leads in clienti. Come fare? Ti proponiamo gli strumenti per chiudere con la giusta lead al momento giusto.
I più importanti strumenti che utilizziamo per concludere nuove opportunità di businesssono:
Lead Scoring: nel nostro sistema sono entrate nuove leads, ma quando queste possono venir considerate pronte per essere contattate direttamente dal team di vendita? Utilizzando una rappresentazione numerica della “sales-readiness” di una lead – cioè assegnando ad essa un punteggio per ogni azione che compie-, possiamo capire quando è giunto il momento di passare il nominativo ai sales.
Email: cosa fare se un visitatore clicca su una call to action, compila il form su una landing page o esegue il download di un ebook , ma non è ancora pronto per diventare un cliente? Una serie di emails centrate su un contenuto utile e rilevante creano fiducia e accelerano i tempi di decisione d’acquisto.
Un ottima estensione per tenere sotto controllo i comportamenti dei nostri destinatari è Hubspot, un'estensione per Chrome, che ti da in tempo reale tutte le informazioni relative al comportamento degli utenti che hanno ricevuto la tua mail.
Marketing Automation: questo processo include la creazione di strategie di email marketing e lead nurturing create su misura a seconda dello stadio in cui si trova ogni singola lead. Ad esempio se un visitatore ha scaricato nel passato un whitepaper su un determinato argomento, potrebbe valer la pena inviargli una serie di emails centrate su quell’argomento. Ma se lo stesso visitatore ci segue su Twitter e ha visitato certe pagine del nostro website, potrebbe essere meglio cambiare il messaggio per meglio riflettere i suoi interessi.
Closed-loop Reporting: come facciamo a capire quale azione di marketing ha generato le leads più interessanti? Il tuo sales team è riuscito a chiudere nel migliore dei modi con queste leads? L’integrazione con il CRM (Customer Relationship Management) permette di analizzare come il team di vendita interagisce con il marketing e quindi di migliorarne l’allineamento.
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