“Cosa ti aspetti da me?”
Quante volte te lo sei chiesto?
Caratteristico della manipolazione è un che di nebuloso ed occulto, il suo agire all’insaputa della persona che ne è oggetto.
All’opposto, più una comunicazione è chiara e trasparente, meno è manipolatrice e più libertà di scelta lascia all’interlocutore.
Nella maggior parte dei casi, i manipolatori cercano di ottenere qualcosa da noi (vero è che talvolta hanno il solo scopo di indebolirci e umiliarci).
Per smascherarli è necessario rendere esplicita la loro richiesta ed il loro progetto.
Dopo di che saremo in grado di prendere posizione a ragion veduta.
Formulazioni
- Cosa ti aspetti da me?
- Cosa vuoi da me?
- Cosa devo capire?
- Cosa mi stai dicendo?
Spiegazione
Da bambini abbiamo imparato a leggere tra le righe, ovvero indovinare le intenzioni altrui.
Per esempio se nostra madre se ne usciva con l’esclamazione “Basta con tutto questo rumore, mi dai sui nervi!”, capivamo di dover smettere anche se nelle sue parole non c’era nè aspettativa, nè un ordine esplicito nei nostri confronti: dire che si è esasperati non equivale a chiedere di pore fine ad un comportamento!
A ciò va aggiunto che ci conveniva, a quell’età, eseguire quella traduzione simultanea, per evitare punizioni….
In generale la comunicazione comporta due livelli:
- Livello esplicito che corrisponde a ciò che viene espresso con le parole
- Livello implicito che corrisponde a ciò che è sottinteso, suggerito, che bisogna decifrare.
L’implicito in genere si nasconde non verbalmente, con determinati “segnali” e se riusciamo a impostare questi segnali in modo appropriato siamo “padroni” della nostra comunicazione, siamo in grado di amplificarla e farla arrivare correttamente al ricevente!
Può succedere che i due livelli non siano sintonizzati dando luogo a messaggi diversi espressi simultaneamente, come ad esempio “Ti ringrazio per la puntualità”, detto con voce esasperata, quando il messaggio implicito è “Sono incazzato perchè sei in ritardo”
Ma nel livello implicito si nasconde anche un secondo messaggio, che deriva da un’intenzione: indica un cambiamento che il destinatario dovrebbe operare per accontentare il mittente “Mi piacerebbe che d’ora in poi arrivassi puntuale!”.
L’implicito è parte integrante della comunicazione e non è possibile sradicarlo, anche perchè molte volte comunicare con il vocabolario non basta!
Il problema quindi non è l’implicito in sè, quanto al suo uso a scopo di secondo fine, di manipolazione: chi lo usa in questo modo cerca di mettere il suo interlocutore di fronte a messaggi differenti creando confusione: a quale bisogna dare retta?
Ma perchè ti ho detto questo finora?
Perchè alla base di una strategia di Personal Branding efficace dev’essarci un messaggio inequivocabile: devi comunicare trasparenza e chiarezza e difenderti e stare lontano dalle situazioni che creano ambiguità e che ti creano un alone di doppio senso nella comunicazione.
Cerca sempre di essere trasparente e la gente lo percepirà e lo apprezzerà, ti “catalogherà” tra le persone da ascoltare per la tua chiarezza, per la tua franchezza!
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