Chi ha studiato comunicazione ben si ricorderà
della comunicazione persuasiva, è un
elemento fondamentale per comunicare dei concetti in modo efficace e fare in
modo che l’utente compia delle azioni (anche solo ti presti attenzione), io più
che comunicazione persuasiva la chiamo comunicazione efficace:
per ottenere un massimo effetto dobbiamo veicolare il messaggio in maniera che
il ricevente possa credere a quello che diciamo e, soprattutto, fare in modo
che se lo ricordi. Nozioni indigeste? Un po’, ma sono anche solide fondamenta.
C’è una cosa che hanno in comune i testi scritti
per il web e quelli cartacei: una corretta disposizione dei paragrafi. innanzitutto
disponi titolo -il famoso H1- in un corpo testo maggiore e in grassetto, poi il
primo paragrafo introduttivo, e a seguire la suddivisione in altri paragrafi
con relativo titolo che costituiscono il corpo del testo, la trattazione vera e
propria; infine, la conclusione.
Per evidenziare le ancore visive, ovvero le parole chiave, usa il grassetto, mentre per le eventuali parole straniere prestate all’italiano puoi usare il corsivo.
Un segreto che ti rivelo è quello di dividere il
tuo testo in tre parti: la prima che deve contenere dei concetti che ritieni
importanti e che devono “salvarsi” nella memoria del lettore, una parte
intermedia, nella quale l’utente tende a rilassarsi, e la parte finale, che dev’essere
esplosiva: questo perché la nostra mente tende a ricordare l’inizio e la fine e
questa tecnica è ben conosciuta dai copywriters professionisti!
La ricetta segreta? Beh, è una proporzione: 5 +o- 3. Questo
perché i tempi di lettura sul web si condensano e non si possono spendere troppe
parole, ma nemmeno troppo poche.
Una headline? Un pay-off? Un piccolo (ma grande) testo per una landing page? Mai superare un certo numero di caratteri!
Io nei miei libri “Appunti di un web-copywriter”
e “I Misteri della Comunicazione” ho coniato una regola che non mi stanco mai
di ripetere anche ai miei interventi dal vivo: sembra una formula matematica, “5+o-3“,
appunto.
Mi spiego: i paragrafi non dovrebbero mai avere meno di due righe di testo -per non sembrare troppo
mingherlini- e mai più di otto.
Due sono il minimo, cinque l’ideale è sette/otto, il massimo per catturare l’attenzione del lettore web e non stancarlo.
Poi questa regola ha la sua applicazione: per una
landing si possono usare tre righe di testo con ancore ben in vista, per un
post Facebook invece dalle 3 alle 5 (e non oltre!), mentre i paragrafi di un
post per un blog, o un articolo, possono avere paragrafi che vanno dalle 5 alle
8 righe di contenuto. L’introduzione e la conclusione ideali tre paragrafi.
Così otterrai anche un buon ordine visivo e una leggibilità molto più efficace.
Tieni sempre conto di una cosa: sul web l’utente
è pigro e devi saper catturare la sua attenzione e solleticare la sua curiosità
con efficacia…puoi applicare alla lettera tutti i segreti del copywriting ma il
trucco segreto deve partire dalla tua “penna” devi diventare magnetico,
empatico, devi farti apprezzare, riconoscere, devi essere unico, poi il resto
lo trovi nei libri di scrittura & comunicazione!
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